Hangover di Emma & Baby Gang: testo e significato del brano
Il significato profondo di Hangover di Emma & Baby Gan
“Hangover” di Emma & Baby Gang ha rapidamente catturato l’attenzione del pubblico, non solo per il suo ritmo coinvolgente, ma anche per il messaggio nascosto. In questo articolo esploreremo il testo e il significato di “Hangover”, analizzando le tematiche principali della canzone e il modo in cui gli artisti trasmettono emozioni attraverso la loro musica.
Testo
Dentro questa stanza buia
Vuota, ma piena di te
Penso che ho quasi paura
Di stare sola con me
E mi manca l’aria
E mi manca andare sulla moto in due, col temporale
E mi manca il sale
E mi manchi tu [?]
E tu non mi fai bere
Penso sia impossibile
Mi fai quasi ridere
Come quando ci volevamo fino allhngover
Come La La Land, ballavamo sotto al lampione
Tu che mi fai sentire
Una la lama sottile
Mi hai fatto a metà il cuore e l’hai deciso te
Che bella brutta fine
Sdraiati sulle spine
Se non lo chiami “amore”, allora che cos’è?
Se poi mi manca l’aria, l’aria
Perché mi manca l’aria, l’aria
Che bella brutta fine
Odiarsi sottovoce
Se non lo chiami “amore”, allora che cos’è?
Non mi fido degli uomini, né delle donne
Quante volte ho passato quelle notti insonne
Quante volte ti ho promesso che sarò il tuo hombre
[?] più le nostre ombre
Tutte le volte che non risponde
Forse dorme o è in hngover
Forse è in spiaggia a prendere il sole
O a ballare questa canzone (Eh)
Chiedi solo quando e dove (Eh)
Sono sotto casa, piove, eh
Ti aspetto dalle nove, eh
Quando ti trovi altrove
Sono sotto la cassa, baila
Bailo in disco, un passamontagna
Passaporto, parto per Malta
Sono solo, non con un’altra
Come quando ci volevamo fino allhngover (Fino allhngover)
Come La La Land, ballavamo sotto al lampione (Sotto al lampione)
Tu che mi fai sentire
Una la lama sottile
Mi hai fatto a metà il cuore e l’hai deciso te
Che bella brutta fine
Sdraiati sulle spine
Se non lo chiami “amore”, allora che cos’è?
Se poi mi manca l’aria, l’aria
Perché mi manca l’aria, l’aria
Che bella brutta fine
Odiarsi sottovoce
Se non lo chiami “amore”, allora che cos’è?