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SAESE: Abuso contratti a termine per i lavoratori precari nella scuola

Sindacato SAESE sull’abuso dei contratti a termine per i lavoratori precari

Da anni moltissimi dipendenti pubblici del settore scuola sono costretti ad accettare assunzioni con contratti a tempo determinato senza limiti di tempo. Queste operazioni di rinnovo non solo sono contrarie alle norme comunitarie sul lavoro a tempo determinato, ma impediscono ai lavoratori di iniziare “ufficialmente” una carriera.

 

 

Questo ostacolo influisce non solo sulla sfera lavorativa del dipendente pubblico della scuola ma anche su quella privata. I progetti di vita vengono messi in pausa, l’attesa di un posto fisso diventa logorante e gli studi, l’esperienza e l’entusiasmo vengono soffocati da un sistema che non considera il “precariato” un problema.

SAESE (Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia) ha deciso di fare un primo passo per cambiare questo stato di cose. Prendendo in considerazione le frustrazioni e le richieste di aiuto dei precari italiani, e raccogliendo documentazioni efficaci e utili a ottenere l’ascolto delle autorità competenti, il nostro sindacato si è rivolto al Parlamento Europeo con una petizione presentata dal nostro Legale Rappresentante Francesco Orbitello.

La petizione 0945/2016, cita una recente sentenza della Corte costituzionale italiana che sembra accogliere la richiesta del personale docente e ATA di porre fine al rinnovo illimitato nel tempo dei contratti a tempo determinato per la copertura di posti vacanti. Sottolinea inoltre che tale sentenza si allinea con quella della Corte di giustizia, che già aveva ritenuto la situazione incompatibile con la direttiva 1999/70/CE.

La legge 107 è stata emessa per limitare i danni di questo sistema che sembra coinvolgere unicamente i dipendenti pubblici del settore scuola. Sfortunatamente ad oggi ancora troppi insegnanti e personale ATA continuano a pagare le conseguenze di questo abuso dei contratti a termine.

L’ 11 c.m. SAESE ha ricevuto una notifica da parte della Segreteria della Commissione per le Petizioni del Parlamento UE in merito alla petizione 0945/2016.

 

 

 

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