Ultrasuonoterapia in Fisioterapia: cos’è e per quali patologie si usa
Terapia con ultrasuoni: a cosa serve l’ultrasuonoterapia in Fisioterapia
Gli ultrasuoni sono onde acustiche con frequenze superiori ai 20 kHz (20.000 Hertz), la massima frequenza udibile dall’orecchio umano, e vengono generate sollecitando un quarzo con un campo elettrico. Grazie alle loro proprietà, gli ultrasuoni riescono a penetrare nei tessuti, dando luogo a determinati effetti biologici e terapeutici e pertanto vengono usate molto in fisioterapia.
Tramite una testina mobile, il fisioterapista dirige le onde sulla zona da trattare (contatto diretto) oppure, se la zona da trattare è molto piccola o molto dolente, la testina viene immersa in acqua a 37 °C (contatto indiretto). Gli ultrasuoni producono come effetto l’aumento della temperatura corporea e della vascolarizzazione, la riduzione del dolore e del gonfiore e un effetto proprio di tali onde è la cavitazione, che genera una sorta di “massaggio” a livello della zona da trattare.
Gli ultrasuoni possono essere utili per trattare patologie come: sciatalgie, nevriti, periartrite, tendiniti, tendinosi, tenosinoviti, epicondiliti, conflitto sub-acromiale della spalla, ecc.
La terapia con ultrasuoni è controindicata in caso di neoplasie, osteoporosi grave, pacemaker, sulle cartilagini d’accrescimento, in gravidanza e in caso di flebiti o tromboflebiti.
Per consulenze o sedute di fisioterapia, potete mettervi in contatto con la nostra fisioterapista (dottoressa Ilaria) al nostro indirizzo email: [email protected].