Musica

Diodato: testo e significato di “Un’altra estate”

Un’altra estate – Diodato: testo e significato

Un’altra estate è una canzone di Diodato.

 

Significato, Un’altra estate Diodato ha detto: “Una delle cose ad avermi impressionato e incuriosito di più in questo periodo di lockdown è stato ciò che mostrava la mia finestra. Costretto a rimanere in casa, ho lasciato vagare lo sguardo sul paesaggio cittadino che quello spiraglio dipingeva. Ho visto gli ultimi giorni d’inverno raccontare già la primavera che sarebbe arrivata, mentre nei nostri cuori rimaneva un freddo doloroso, un gelo che ancora ora fatica a sciogliersi. La natura andava avanti, nonostante la nostra assenza e proprio grazie ad essa riconquistava i suoi spazi, i suoi profumi. Una primavera potente e insieme immobile sembrava volerci incoraggiare, quasi stuzzicare in modo crudele o forse solo indicarci la via per tornare con una consapevolezza diversa. Ho aperto la mia finestra a Milano e ho sentito il profumo del mare. Sono gli scherzi che fa il desiderio di tornare a vivere. Arrivare su una spiaggia e ritrovarsi davanti quella distesa misteriosa e potente, densa terra di confine che ti insegna a respirare e a confrontarti con la libertà. Nei miei occhi chiusi, ho mosso i primi passi verso di lei, fino ad arrivare pian piano a farmi avvolgere dal suo infinito abbraccio. Ho scaldato il mio corpo con movimenti lenti ma sempre più costanti, puntando all’orizzonte, perché in fondo io, a quell’orizzonte, ci credo ancora”.

Di seguito trovate il testo della canzone:

testo

Lo vedi arriva un’altra estate
lo so non ci credevi più
che è stato buio l’inverno, troppo duro un inferno
è così immobile la primavera

ma tu ora dove sei?
dimmi dove sei
che oggi ti porto via

e ce ne andiamo al mare
chissà che effetto fa (chissà che effetto fa)
vediamo se questo tempo ci rincuora
se questa estate ci consola

lo vedi amico arriva un’altra estate
e ormai chi ci credeva più
che è stato duro l’inferno ma non scaldava l’inverno
hai pianto troppo questa primavera

e tu ora dove sei?
dimmi dove sei
che oggi se vuoi ti porto via

e ce ne andiamo al mare
chissà che effetto fa (chissà che effetto fa)
vediamo se questo tempo ci rincuora
se questa estate ci consola

e nuoteremo con il cuore in gola fino all’orizzonte
perchè in fondo noi in quell’orizzonte ci crediamo ancora
ci crediamo ancora
tu ci credi? (tu ci credi, tu ci credi?)
io ci credo ancora

e ce ne andiamo al mare
chissà che effetto fa (lo devi arriva una tempesta)
e ce ne andiamo al mare
chissà che effetto fa (che poi magari ci consola)

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *