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Claver Gold & Murubutu – Taide: testo brano

Taide – Claver Gold & Murubutu: testo

Taide è il brano di Claver Gold & Murubutu, contenuto nel loro album congiunto chiamato Infernvm.

 

Di seguito trovate il testo del brano:

testo

Lei si specchia tutte le sere, dentro un bicchiere
Ride con le amiche mentre prende da bere
Poi si specchia di nuovo e non si riesce a piacere
Lei che fa l’amore, forse un po’ per piacere
Un po’ per passione, un po’ per godere
Correva così forte sopra le delusioni
Tra il rumore dei tuoni ed imparava a cadere
Come lacrime che bagnano una vita distratta
Di chi non ce l’ha fatta, di chi ha perso la faccia
Lei si sveglia presto per fuggire dal letto
Lei che non ti dà affetto, lei che neanche ti abbraccia
Lei chiude la porta senza fare rumore
E sta scendendo le scale con in mano il giaccone
Perché i pugni dell’inverno fanno a pezzi sul ring
Come in un sogno, come in un film
Taide adesso è stanca di sentirsi così
Taide non ha le forze per fuggire da qui
Perché gli uomini moderni sono figli del niente
Sono pezzi di carne che camminano soli
Io che ti cercavo in mezzo a tutta la gente
Tu che voli distante, tu che non mi consoli
Tu che torni a casa tardi quando fuori già è sera
Poi prepari il tuo pranzo come fosse una cena
Guardi la tua serie preferita se fumi
Poi ti immagini un’altra dentro nuvole a fiumi
Cerchi l’odio che fiuti, quando un po’ ti rifiuti
Cerchi pace nel vuoto e le pasticche nel beauty
Ora che il passato bussa forte sul legno
Pure se tu non apri lui torna a trovare
Taide ha ucciso il principe ed è sola nel regno
Dove al cuor si comanda, Taide non sa più amare

Scusa, sono stato lontano
Se non ti ho detto: “Ti amo” era solo una bugia
Tu che mi stringevi la mano
E io che pensavo che in fondo era solo colpa mia
Un’ombra rimbomba-mba, ha forma di donna-na
Nell’onda dell’onta-nta
Poi mi hai detto: “Sai, devo andare” e sei scappata via
Scusa, sono stato lontano
Se non ti ho detto: “Ti amo” era solo una bugia
Tu che mi stringevi la mano
E io che pensavo che in fondo era solo colpa mia
Un’ombra rimbomba-mba, ha forma di donna-na
Nell’onda dell’onta-nta
Poi mi hai detto: “Sai, devo andare” e sei scappata via

Piove forte nei suoi occhi vuoti
Questa notte sta passando piano
Questa pioggia qui non spegne i fuochi
Bagna i solchi ai bordi del sorriso opaco
Taide intanto con lo sguardo incanta
Guarda quanto manca, quando resta ancora
Guarda stanca mentre l’alba calda canta
Cambia gamba e intanto si consola
E ogni notte è fuori, in ogni notte sola, in ogni notte viola
Quando stacca torna a casa in taxi
Quando toglie i tacchi e pettina la chioma
Allo specchio il cuore è un buco aperto
E dentro è buio pesto, affonda ad ogni ora
Getta tutto dentro un mare interno
Piange giù in silenzio se una bolla affiora
Certe strade, sente estranee
Come butta? Dice: “Niente male”
Taide mente male mentre scende scale
Suona a una porta in un piano del centro
Seconda bolgia dell’ottavo cerchio
Oggi in centro
Taide ha visto un uomo che correva lungo ad una strada
Raggiungeva una ragazza sola e un suono
Taide guarda bene mentre lei lo chiama
Intorno a loro tutto si fa sfondo
Il cuore al trotto inonda e rende i loro baci
Lei che per baciare chiede il doppio
Che darebbe per un bacio gratis

Scusa, sono stato lontano
Se non ti ho detto: “Ti amo” era solo una bugia
Tu che mi stringevi la mano
E io che pensavo che in fondo era solo colpa mia
Un’ombra rimbomba-mba, ha forma di donna-na
Nell’onda dell’onta-nta
Poi mi hai detto: “Sai, devo andare” e sei scappata via
Scusa, sono stato lontano
Se non ti ho detto: “Ti amo” era solo una bugia
Tu che mi stringevi la mano
E io che pensavo che in fondo era solo colpa mia
Un’ombra rimbomba-mba, ha forma di donna-na
Nell’onda dell’onta-nta
Poi mi hai detto: “Sai, devo andare” e sei scappata via

 

 

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