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Claver Gold, Murubutu Ft. Giuliano Palma – Paolo e Francesca: testo brano

Paolo e Francesca – Claver Gold & Murubutu Ft. Giuliano Palma : testo

Paolo e Francesca è il brano di Claver Gold & Murubutu, con Giuliano Palma, contenuto nel loro album congiunto chiamato Infernvm.

 

 

Di seguito trovate il testo del brano:

testo

Là era sera, lui leggeva, lei guardava in basso
Lei temeva quei suoi occhi: vetri di un acquario
Quei pensieri che nuotavano in cerca del caldo
Non sapevano negli occhi custodisse un raggio
Poi come in un lampo apparso dentro allo sguardo
Cauto, un bacio tremando fugge su di lei
E tutto lo spazio attratto dentro un abbraccio
Che sfidava mille leggi e almeno cento dei
E lui che avrebbe superato ed aspettato
Per millenni per poterla rivedere pure solo un giorno
E si sarebbe, da abbracciati, addormento fra i capelli
Per potersene portare il suo profumo in sogno
Il cuore è un incendio inteso, il tempo sta fermo al centro
Rei di peccato tremendo, adulterio
E lei senza fiato accendendosi dentro
Silenzio nel castello ed un tamburo in petto
E da ogni amore nasce forza mossa da due leve
Le nostre sono un sesto senso ed un destino incerto
E lei sarebbe andata ovunque, basta stare insieme
Anche in un cerchio dell’inferno dentro un vento eterno

Resta con me anche se non c’è domani
Resti per me
Il migliore tra i peccati
Dopodiché voleremo tra i dannati
Persi dentro un cielo eterno
Al centro del nostro universo
Io muoio di te
Io muoio di te
Io muoio di te
Io muoio di te
Io muoio di te

Io avevo ancora gli occhi di un bambino
Di chi sa amare solo il male, quindi odia per primo
Tu avevi il mare tra i capelli, sole del mattino
Un temporale di ricordi e il fuoco nel destino (E noi)
Noi ci scottammo già dal primo giorno (E tu?)
Tu sei partenza ma senza ritorno (E su)
Luce nel tropico del Capricorno
Che regola il caldo ed il gelo nel mondo
Noi che eravamo la stessa persona
Principi senza corona, il tuo ricordo mi abbandona
Il tuo profumo si fa spilli, buca ed ossessiona
Amor, che nullo amato amar perdona
E ti amo come allora
Ma qui l’inferno ci ha rubato il tempo
Ci ha abbandonato dove è sempre sera
Io che mi esprimerò solo piangendo
E tu parlerai di te come Ginevra (Già)
Ed ora scusa ancora se ti ho amato
In un rapporto complicato dove non esiste il fato
Per cui un amore vero non può esser giudicato
Come il nostro primo bacio: tentazione e poi peccato

Resta con me anche se non c’è domani
Resti per me
Il migliore tra i peccati
Dopodiché voleremo tra i dannati
Persi dentro un cielo eterno
Al centro del nostro universo
Io muoio di te
Io muoio di te
Io muoio di te
Io muoio di te
Io muoio di te

 

 

 

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