Love Alarm: recensione della serie coreana di Netflix
La piattaforma streaming di Netflix ha lanciato dal 22 agosto una nuova serie sudcoreana, Love Alarm. La serie dalla trama distopica, dove le persone vengono influenzate dall’applicazione chiamata appunto Love Alarm. Stiamo parlando di una serie adolescenziale? Non proprio.
Trama
In un mondo come il nostro, l’applicazione Love Alarm, già una settimana dopo il suo lancio, viene scaricata da tutti i giovani. Questa app per cellulari è in grado di captare i sentimenti altrui e scoprire chi, nel raggio di dieci metri, è innamorato di sé. Se pensate sia un’app rivoluzionaria e totalmente positiva, forse vi sbagliate.
Kim Jojo è la protagonista della serie: è orfana di genitori, perciò vive con sua zia e sua cugina. Per sopperire alle spese, Jojo ha un lavoro part-time dopo scuola e appena torna deve lavorare nel negozio della zia. Per questo, cerca sempre di essere positiva e di non cedere alla stanchezza. Se non per il suo status familiare, ha comunque una buona vita scolastica.
Lee Hee-young lavora part-time nello stesso ristorante di Jojo ed è anche della sua scuola. Ha una cotta per la ragazza ma nonostante ciò non hanno mai avuto una vera conversazione. A scombussolare le cose è Hwang Sun-oh, il migliore amico di Hee-young ed ex modello, che arriva d’un tratto nella sua stessa scuola. Sun-oh affascina tutte le ragazze della scuola, tanto che il suo Love Alarm conta anche dieci persone nello stesso momento. Nota però che l’unica ragazza che non fa suonare il proprio Love Alarm è Jojo: comincia ad interessarsi a lei e prova anche a baciarla, con successo.
In poco tempo, Sun-oh e Jojo cominciano a frequentarsi. La ragazza è contenta di ciò, ma non tutto è sempre rose e fiori. Cominciano varie liti che porteranno i ragazzi ad arrivare fino a picchiarsi, ad esempio Jojo e la cugina, la quale anche lei innamorata di Sun-oh. Ma l’amore di Jojo e Sun-oh è troppo forte per spezzarsi così.
Ottima come serie adolescenziale, vero? L’amore vince su tutto. Già , peccato che la serie non offra solo questo. Ci sono molti thriller e scene strazianti che circondano l’applicazione di Love Alarm. Ad esempio, una scena mostra di come una donna stia cercando di scappare ad un uomo incappucciato, ma nel mentre si ferma viene accoltellata di spalle. Oppure un gruppo di ragazzi dai 20 ai 30 s’incontra in un unico luogo per suicidarsi, dal momento che il loro Love Alarm non è mai suonato in vita loro.
Scene che, purtroppo, sarebbero veritiere se un’app di questo genere fosse stata creata nel nostro secolo, ma inserire scene del genere in una serie del genere non è una bella mossa. Certo, ci sono serie tv per adolescenti che sono anche più cruenti, ma è giusto inserire queste scene in una serie romantica? La serie passa da episodi tipici di una telenovelas di Disney Channel ad altri tipici di Black Mirror. E non è affatto omogeneo.
Anche i personaggi non superano le aspettative che si hanno per una serie simile: Sun-oh ha un carattere particolare, adorabile se fosse stato un anime, patetico in una serie tv. Si capisce benissimo che la serie era tratta da un webtoon, ossia un fumetto disponibile solo online. Jojo, invece, manca di carattere, è debole e questo si percepisce sin dal primo episodio. Gli altri personaggi di sfondo sono per lo più fastidiosi, ma forse si approfittano solo dell’ingenuità di Jojo.
La serie non sopporta le grandi svolte che prende la trama e non riesce a gestirli adeguatamente. Merita alcuni apprezzamenti riguardante la regia, e i luoghi mostrati nella serie. Contornano la serie rendendola “sopportabile”. Se stai guardando la serie solo per sapere come andrà a finire, ecco uno spoiler per te: la serie ha un finale serio. Anzi, non finisce e basta. Forse è un modo per far intendere che ci sarà una nuova stagione?