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One Shot: recensione dell’RPG indie di Steam

Di recente, ho avuto la possibilità di giocare all’RPG One Shot, un gioco indie particolare nel suo genere, in quanto rompe la quarta parete e tutti i personaggi non giocabili conoscono l’esistenza del giocatore. Questo gioco era geniale sin dal 2014, quando i creatori lo rilasciarono gratuitamente agli utenti del web, ma è andato a migliorarsi quando Steam l’ha preso fra le sue mani.

 

 

Trama

Niko, un bambino con le sembianze di un gatto, si sveglia improvvisamente in una camera buia di cui non ricorda di esserci mai entrato. Dopo aver trovato una password per accedere al computer, esso parlerà direttamente con il giocatore, dicendogli che le sue scelte influenzeranno Niko ed egli avrà una sola possibilità. Il giocatore verrà a scoprire che lui non personifica Niko e che, andando avanti nel gioco, egli stesso è un personaggio, in quanto dio del mondo in cui vivono i personaggi.
Il giocatore potrà interagire con Niko tramite dialoghi e vederlo addirittura sognare. L’obbiettivo di Niko, in quanto “Messia“, è quello di salvare il mondo in cui si ritrova mettendo il sole a posto, che è sotto forma di una lampadina.

I vari finali di One Shot

Come ho già detto, da quando Steam ha preso sotto la sua ala il gioco, esso non ha fatto altro che migliorarsi. Dalla trama si può intuire che Niko non è abitante del mondo in cui si è risvegliato, difatti sente la mancanza di casa sua e di sua madre, che vediamo in un sogno preparargli dei pancake e che ci rivela essere il suo cibo preferito. Ciò che vuole il ragazzo, perciò, è tornare a casa dopo aver salvato il mondo. Ma il giocatore verrà a sapere, tramite delle finestre di dialogo con il gioco stesso sotto forma di finestre Windows, che Niko non può avere entrambi i finali, perciò dovrà scegliere o di mettere il Sole al suo posto (Return The Sun) oppure tornare a casa e distruggere la lampadina (Return Home). Queste due opzioni sono disponibili solo nella versione di Stream, mentre in quella originale era solo disponibile l’opzione Return The Sun, e un’altra leggermente macabra dove, se il giocatore avesse chiuso il gioco mentre Niko si trovava nella cima della torre e avesse riaperto il gioco, una finestra di Windows si sarebbe aperta con la scritta “You Killed Niko”.

Ma entrambi i finali di Steam non portano ad un vero finale. Se scegliete di mettere a posto il sole, Niko poserà la lampadina e partiranno i titoli di coda. Se scegliere di tornare a casa, si sentirà il rumore della lampadina rompersi, Niko vi ringrazierà per il tempo passato insieme e partiranno i titoli di coda. Lasciano quindi il giocatore con l’amaro in bocca e senza un effettivo finale. Ma non è finita qui: dopo aver eliminato i dati di salvataggio presenti in Documents/MyGames/OneShot, si potrà vedere Niko di nuovo sul letto della camera della prima scena che, appena sveglio, dirà il vostro nome. Cosa ambigua per lui, essendo che non ricorda chi sia quella persona ma sente che è un nome familiare. Quest’altro capitolo della serie viene chiamato Solstice, che risponde a tutti gli interrogativi presenti nel primo capitolo. Questo finale si può fare sia che voi abbiate scelto di mettere il sole a posto, sia che abbiate scelto di tornare a casa.

Conclusioni

Il gioco è disponibile solo in inglese ed è possibile scaricarlo da Steam a partire da €9,99 ed è disponibile per Windows, Mac e Linux. Prezzo assolutamente vantaggioso per questo gioiellino. E’ un RPG originale, capace di stupire chi ormai è stanco delle classiche storie, con un racconto intrigante e unico nel suo genere. La prima partita di gioco dura sulle 4-5 ore, il che è una pecca, ma forse il difetto più grande di questo gioco sono i personaggi di sfondo piatti, che servono solo ad aiutare Niko a viaggiare per il territorio. Avrei preferito un gioco più lungo ma sapere di più sul resto dei personaggi. Nel complesso, il gioco è piacevole e vi metterà di fronte a molti interrogativi a cui non è facile dare una risposta.

 

 

 

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